Il bilancio del secondo anno dei gruppi di lettura è estremamente positivo, la community si sta consolidando e gli aspetti più apprezzati sono:
- aver letto più libri del solito,
- allargato il proprio networking professionale
- e aver condiviso il piacere dell’apprendimento continuo.
Abbiamo approfondito l’intelligenza artificiale, riflettuto su saggi illuminanti e creato connessioni attraverso le parole.
Ecco in ordine cronologico i libri che abbiamo scelto assieme di studiare.
Il link del titolo porta al relativo canale su Discord dove il confronto rimane aperto e via via si arricchisce di nuovi spunti e risorse per approfondire.
L’intelligenza artificiale di Melanie Mitchell edito da Einaudi.
Siamo stati concordi nell’affermare che è una lettura fondamentale per affrontare con consapevolezza i nuovi sviluppi nel campo dell’AI. Ne è nato un dibattito costruttivo tra l’entusiasmo per il progresso scientifico e i timori legati all’etica, alla privacy, alla sicurezza informatica; con un occhio rivolto alle linee guida tracciate dall’Unione Europea e l’altro all’esigenza di prendersi cura delle emozioni umane.
Come fare per avere più tempo di Oliver Burkeman edito da Vallardi.
Abbiamo riscontrato pareri discordanti, da chi lo ha trovato un libro più povero e ripetitivo del previsto a chi ne è rimasto entusiasta per aver messo l’attenzione sulla finitezza del tempo. Abbiamo fatto parallelismi con Thiago Forte e sottolineato che per gestire il proprio tempo è necessario conoscersi (cronotipo, bioritmi, obiettivi…) e partire dalla domanda “quanto tempo vogliamo dedicare al nostro interesse primario?” che sia la famiglia o il lavoro o altro non importa, per poi organizzare nel tempo rimanente le incombenze, evitando di procedere al contrario.
Prodotti da amare di Marty Cagan edito da Apogeo.
È il libro da cui partire per comprendere il ruolo del Product Manager moderno. Tra i pro di questo approccio annoveriamo: la gerarchia più distribuita, la costante iterazione per fallire ed imparare velocemente, l’enfasi verso le conoscenze tecniche. Tra i contro: le resistenze verso il cambiamento culturale e il rischio di affidarsi più ai singoli che ai processi. La sfida è mantenere una visione olistica del prodotto e validare l’idea di business.
Mindset di Carol Dweck edito da Franco Angeli.
Pur non sottraendoci ad argomentare alcune perplessità su come spesso vengono messe in pratica queste teorie, ci ha colpito in positivo il tema centrale su come tutti noi possiamo fare molto di più rispetto a quello che pensiamo. Abbiamo anche trovato analogie con l’analisi transazionale di Berne e i processi del project management.
L’impresa saggia di Ikujiro Nonaka e Hirotaka Takeuchi edito da Guerini.
Un libro che è nelle nostre corde perché sostiene la necessità di interdisciplinarità contrapposta alla polarizzazione. Leggendolo si sfiora la comprensione della cultura giapponese, che come un pendolo si avvicina alla tradizione per poi distaccarsene e procedere verso l’innovazione. Vogliamo approfondire ulteriormente i concetti come: conoscenza tacita ed esplicita, phronesis, ba, kata, ikigai e leadership situazionale.
Come l’economia può salvare il mondo di Erik Angner edito da Hoepli.
Per chi è a digiuno di economia, sorprenderà scoprire lo spettro d’azione davvero ampio dell’economia, che ha come scopo quello di migliorare il mondo, eliminare la povertà, l’ignoranza e l’infelicità. Noi ci siamo soffermati soprattutto sull’overconfidence e le strategie per ridurla in azienda.
L’arte dello storytelling di Kindra Hall edito da Alise.
Abbiamo apprezzato il modello semplificato che propone per creare storie efficaci, abbiamo ricordato le pubblicità più iconiche, dalla coca-cola al carosello, e come anche nella selezione del personale e, viceversa, nel candidarsi ad un ruolo sarebbe proprio utile utilizzare qualcuna di queste tecniche per imparare a vendersi meglio, sempre stando attenti a non esagerare per non risultare stucchevoli. Tutti noi abbiamo delle storie, ma per essere efficaci devono essere belle.
Factfulness di Hans Rosling edito da Rizzoli.
Un libro fondamentale, da diffondere e regalare, perché secondo noi cambia davvero il modo di vedere il mondo. Propone un metodo efficace, basato sui dati, che possiamo applicare anche nel nostro quotidiano.
La mucca viola di Seth Godin edito da Roi.
Abbiamo constatato che il libro comincia a sentire gli oltre vent’anni che ha, però abbiamo anche apprezzato alcuni spunti che offre, come il coraggio che bisogna avere per portare avanti le innovazioni, ricordando che le eventuali critiche saranno riferite al progetto e non agli innovatori.
L’onda che verrà di Mustafa Suleyman edito da Garzanti.
Un libro che abbiamo approfondito in ogni dettaglio, concludendo che vogliamo saperne di più per utilizzare con cognizione di causa l’intelligenza artificiale.
Misbehaving di Richard Thaler edito da Einaudi.
Un libro che ci ha entusiasmato!
Racconta la storia dell’economia comportamentale, un ramo di ricerca, inizialmente bistrattato ma perseguito con spirito giocoso, che alla fine si è affermato influenzando anche la politica.
Thaler ci ha offerto molti spunti per riflettere su quanto siamo meno razionali di quanto crediamo, su come spesso non scegliamo per pigrizia e su quanto sia dannoso, per la prosperità aziendale, un ambiente di lavoro che non valorizza le scelte corrette nonostante gli errori.
Costruiamo insieme la community ideale,
sviluppando una visione olistica del business.