Siamo al terzo anno dei gruppi di lettura e la community si è consolidata, ogni mese è bello rivedersi ma anche accogliere i nuovi partecipanti, infatti i nostri confini restano permeabili al transito di ogni lettore, che può entrare, uscire, rientrare e così via…

All’inizio abbiamo letto molto di matematica, poi abbiamo spaziato tra economia, complessità e comunicazione.

Ecco in ordine cronologico i libri che abbiamo scelto assieme di studiare.

Il link del titolo porta al relativo canale su Discord dove il confronto rimane aperto e via via si arricchisce di nuovi spunti e risorse per approfondire.

Mathematica Un’avventura alla ricerca di noi stessi di David Bessis edito da Neri Pozza.

Ci è piaciuto tantissimo! Infatti qualcuno di noi ha ripreso in mano i libri di Algebra e Analisi!

Al di là della matematica è un libro che ci ha fatto cambiare prospettiva su come guardiamo il mondo.

Come ben sintetizza Giancarlo:
“Quanto può influire un’impostazione didattica rovinosa e dei pregiudizi sull’ acquisire nuove competenze in ambito matematico.
La ulteriore dimostrazione che la creatività e l’intuizione sono alla base della matematica e si possono e devono allenare.”

Logicomix di Doxiadis Apostolos e Papadimitriou Christos Harilaos edito da Guanda.

Un bellissimo fumetto sui fondamenti della matematica, godibilissimo e avvincente.

Prendendo spunto dalla storia della logica del XX secolo ci si domanda quanto l’innovazione viene favorita dalla concentrazione di grandi menti nello stesso luogo geografico, come nel Circolo di Vienna o a Princeton.

Si può anche fare un parallelismo tra la ricerca scientifica e le sfide imprenditoriali: entrambe iniziano con entusiasmo ma quando inevitabilmente giungono i momenti di sconforto, serve ricordarsi di valorizzare quello che è stato fatto.

Il segnale e il rumore Arte e scienza della previsione di Nate Silver edito da Fandango.

Un invito ad avere un approccio bayesiano alle previsioni, un messaggio che ci ha convinto, pur trovando a tratti ostica la lettura e purtroppo con qualche errore di traduzione.

Questo non ci ha però impedito di animare un bel confronto sul ruolo dell’intelligenza artificiale e sui big data, spesso proposti come unica soluzione, ma come ci ricorda Silver, per poter usare la tecnologia al meglio serve anche avere consapevolezza dei suoi limiti intrinsechi.

Da Yuriy la citazione più illuminante:
“Sbaglia, sbaglia, e sbaglia ancora, ma meno, meno, e sempre meno”.

L’arte di far domande Quando ascoltare è meglio che parlare di Edgar e Peter Schein edito da Guerini.

Ottimo per riflettere sul nostro approccio alle domande: non è che alle volte ci inseriamo già la risposta e non ci mettiamo, invece, nella condizione dell’umile ricerca di informazioni?

Allenarsi alla complessità Schemi cognitivi per decidere e agire in un mondo non ordinato di Alessandro Cravera edito da Egea.

Abbiamo ritrovato un tema a noi caro: l’importanza dell’approccio interdisciplinare nei nostri contesti lavorativi.

Per Giancarlo: “È il mio primo approccio alla complessità e questo primo libro letto al riguardo è una preziosa guida in questo paradigma che dovremmo tutti abbracciare senza se e senza ma.”

La legge di Parkinson di Cyril Northcote Parkinson edito da Monti & Ambrosini.

Attualissimo pur essendo degli anni ’50.

Abbiamo riscontrato opinioni contrastanti in base all’edizione, chi lo ha adorato aveva questa edizione che contestualizza i riferimenti.

Da Maddalena: “…ciò che davvero mi ha entusiasmato è stata la discussione profittevole tra le persone, quella che Pierre Lévy definirebbe un’intelligenza collettiva, un modo per arrivare non a delle conclusioni ma ad un confronto da cui partire a riflettere seriamente sull’azienda e sul significato di responsabilità…”

La mappa delle culture Come le persone pensano, lavorano e comunicano nei vari paesi di Erin Meyer edito da ROI.

Consigliamo con entusiasmo il libro che propone strategie utili non solo per lavorare a livello internazionale, ma anche per migliorare le nostre culture aziendali.

Dalla recensione di Chiara su Blast: “La cultura è come l’acqua per i pesci: ci circonda e permea così nel profondo la nostra vita che, se non ci pensiamo, non riusciamo a vederla. Questo libro, divulgativo e scorrevole, offre la possibilità di mettere la testa fuori dalla propria “acqua”, di sviluppare lo spirito d’osservazione e la prospettiva necessari per riconoscere le differenze culturali e renderle non un ostacolo, ma un valore aggiunto.”

Le armi della persuasione Come e perché si finisce col dire di sì di Robert Cialdini edito da Giunti.

Probabilmente l’ultima edizione è diventata troppo lunga per i nostri gusti, comunque resta un libro estremamente utile per riconoscere le diverse trappole persuasive nelle quali tutti noi caschiamo e, come abbiamo scoperto nei nostri approfondimenti, anche ChatGPT non ne è immune.

Il cigno nero Come l’improbabile governa la nostra vita di Nassim Nicholas Taleb edito da Il Saggiatore.

Tutti noi abbiamo sottolineato la provocatorietà dell’autore, che ci ha divisi tra chi ha apprezzato il messaggio di fondo sull’importanza dell’imprevedibilità, e chi non ha potuto soprassedere alla forma e alla mancanza di formalismo scientifico del libro.

Marco evidenzia la lezione più preziosa che “…non è “smettere di prevedere”, ma imparare a convivere con l’incertezza.
Essere pronti ad adattarsi, a reagire e magari a trarre vantaggio proprio da ciò che non avevamo previsto.”

Geopolitica dell’intelligenza artificiale di Alessandro Aresu edito da Feltrinelli.

Anche questo libro ci ha portato ad un ricco confronto, tra chi ha apprezzato le divagazioni filosofiche e chi avrebbe preferito una struttura più scientifica.

Ci hanno colpito tanti aneddoti, come la rilevanza del centro di intelligenza artificiale fondato a Lugano dall’inventore del Cynar Angelo delle Molle, che dovrebbe essere ricordato maggiormente, ma abbiamo anche notato la mancanza di alcuni temi, come l’elevato impatto energetico di questo settore.

Per Chiara: “… un’opera monumentale…perché l’intelligenza artificiale è un tema che, per essere compreso, richiede soprattutto di abbracciare la complessità di un processo multidisciplinare e globale…”.

La sfida della complessità di Edgar Morin edito da Le Lettere.

L’ottima recensione di Chiara ci ha convinti a leggerlo “…per trovare una risposta al senso di inadeguatezza che gli strumenti forniti dalla nostra cultura negli ultimi secoli suscitano a chi desidera leggere la complessità del mondo”

Un libro piccolo ma denso, con esempi illuminanti che ci hanno colpito come gli studi di Jane Goodall sugli scimpanzè e i riferimenti all’abduzione, da affiancare a deduzione e induzione.

Unica pecca il finale, ci aspettavamo una sintesi del Metodo, che però non c’è.

Maria Grazia, infine, ci propone la prospettiva di leggere i libri per “obbligarli” a rispondere alle nostre domande più urgenti: “Nel finale del libro, Morin distingue in modo illuminante tra complicato e complesso:

  • la complicazione è come una matassa intricata che, con buona tecnica, pazienza e metodo, può essere sciolta;
  • la complessità richiede invece un pensiero capace di collegare, integrare, tenere insieme dimensioni diverse senza cancellarne le tensioni.

La mia situazione lavorativa – e quella di molte persone che ripartono in età adulta, in tempi incerti – è un mix di entrambe:

  • c’è una parte complicata, fatta di procedure, strumenti da imparare, vincoli da capire;
  • e c’è una parte complessa, che riguarda il senso, le scelte, l’equilibrio tra ciò che siamo stati e ciò che vogliamo diventare.

In un mondo che ci chiede di essere sempre produttivi, veloci ed efficienti, scegliere di fermarsi a pensare la complessità è già un atto formativo e, in qualche modo, rivoluzionario.”

Possiamo proprio essere soddisfatti di quest’anno così ricco che abbiamo passato assieme a scambiarci idee e confrontarci sulle stesse letture. Così, siamo già proiettati al prossimo incontro.

Il confronto continua su Discord, dove si possono condividere riflessioni, risorse per accompagnare lo studio ed incontrare altri professionisti appassionati di innovazione.

Questo spazio virtuale è progettato per favorire l’apprendimento continuo, promuovere l’interdisciplinarità e facilitare preziosi scambi di idee.

Siete tutti invitati a contribuire e a far parte di questa vibrante community.

Costruiamo insieme la community ideale,
sviluppando una visione olistica del business.